Circe
Circe è un romanzo mitologico che narra la "autobiografia" della famosa maga che tutti conosciamo dai racconti di Ulisse.
Ben scritto e godibile, il libro ci fa mettere nei panni di Circe che, a causa della sua voce e delle sue sembianze più umane che divine, viene isolata, bistrattata e ignorata sia dalla sua famiglia che dagli dei dell'Olimpo. Questo finché, per gelosia, trasforma la bella ninfa Scilla in un mostro usando la magia (che a quanto pare Zeus teme) e, per evitare una guerra tra dei viene esiliata su un'isola deserta. Lì si scoprirà più a suo agio con i mortali che con gli dei e affinerà le sue arti magiche, acquisendo potere e sicurezza di sé, ma sentendosi sempre un po' una outsider. Attraverso la voce di Circe l'autrice ci fa incontrare dei, dee, eroi ed eroine tra cui Athena, Dedalo, Medea e Giasone, Ermes e Ulisse.
La Miller è una brava scrittrice e la storia è affascinante, ma (in questo concordo con altre recensioni) ci sono momenti un po' noiosi, ovvero quando Circe racconta (o meglio elenca) i miti che tutti ben conosciamo quasi come un dovere di cronaca, invece di scatenare la creatività per immaginare e tessere una storia ancora più fantastica e particolare.
Nel complesso è un bel romanzo che consiglio, ma che non metterei tra i miei preferiti.