La rilegatrice dei libri probiti
La Rilegatrice dei Libri Proibiti (The journal of Dora Damage) di Belinda Starling si legge tutto d’un fiato ed è molto più di un semplice romanzo storico: ci sono libri. C'è il mistero. E ci sono le vite delle persone, con le loro sfide e i loro sentimenti.
Dora Damage è la moglie talentuosa e creativa di un rilegatore la cui artrite lo rende incapace di lavorare e mantenere la famiglia. Temendo che questo possa compromettere la loro vita e il futuro della figlia epilettica Lucinda (che rischierebbe di finire in un manicomio) ed essendo l’unico membro della famiglia in grado di lavorare, Dora persuade il marito Peter a farle dirigere segretamente l’attività (il lavoro di legatoria è infatti vietato alle donne). Dapprima Dora svolge lavori “rispettabili”, come rilegare Bibbie e diari per le signore, ma il suo talento non passa inosservato e comincia presto a ricevere commissioni redditizie dallo scienziato e libertino Sir Jocelyn Knightley e dai suoi “amici”, i Sauvages Nobles, che le chiedono di rilegare libri proibiti e considerati immorali.
Di nascosto dal marito e con l’aiuto dell’apprendista Jack Tapster e di uno schiavo americano che cerca rifugio a Londra, Din Nelson, Dora comincia a salvare l’azienda di famiglia, ma la scoperta della provenienza di alcuni materiali di rilegatura “inquietanti” li metterà tutti a rischio.
La Londra vittoriana, specialmente Lambeth, dove Dora vive, è sapientemente e visivamente rappresentata, facendoci sentire come se fossimo lì, a respirare l’ara (puzzolente) e camminare tra la folla, a condividere le paure e gli ideali di Dora o a paragonare la Londra del 1859 con quella di oggi.
Questo romanzo storico è un vero e proprio page-turner, ben scritto, vivido e ricco di suspense; è davvero uno di quei libri che si vorrebbe non finisse mai.
Imperdibile per chi ama i libri, il romanzo storico, il mistero e la buona scrittura.