Il sentiero del diavolo
Dalla descrizione dell'editore: «In cerca di risposte, una scrittrice decide di tornare alla casa della sua infanzia, nelle Asturie, dove si mantengono ancora intatti i culti atavici della natura, simboleggiati dalla figura di Ana dei Lupi, sacerdotessa-strega del XVII secolo. La ricerca porterà la scrittrice a incrociare anche la figura di Alonso de Salazar, l'uomo che per primo riuscì a fermare la caccia alle streghe.»
Il libro è scritto magnificamente, lo stile è bellissimo, evocativo e poetico. L'autrice scrive molto bene e di sicuro in gran parte il merito è anche del traduttore, che ha saputo rendere la versione italiana altrettanto bella.
Però... purtroppo non mi ha entisuasmato come mi aspettavo per via del modo in cui è stato strutturato. Dovrebbe essere un romanzo, ma l'impressione è più quella di leggere un mix di racconti brevi e riflessioni dell'autrice sul mondo d'oggi. Mi aspettavo qualcosa di più coerente, ad esempio che l'introduzione del personaggio-scrittrice che comincia la ricerca sulle streghe conducesse in modo più scorrevole e "morbido" alla storia di Ana dei Lupi e di Salazar (rendendoli coprotagonisti degli stessi eventi), le cui storie invece vengono raccontate separatamente, la prima in terza persona e la seconda in prima persona. Si è quindi bruscamente portati da un personaggio all'altro e da una storia all'altra, soprattutto quando ricomincia il racconto della protagonista-autrice, che spezza la magia che si è creata leggendo di Ana e poi di Salazar.
Inoltre, ho trovato i punti in cui la protagonosta-autrice condivide alcune delle sue riflessioni (come quelle sui trasporti o sulle foto) superflue e irrilevanti nel contesto della caccia alle streghe, che dovrebbe essere il punto focale del libro.
Credo sia la prima volta che un libro mi lascia così combattuta. Lo apprezzo e ho adorato davvero lo stile dell'autrice, ma la struttura mi ha lasciata delusa. Tuttavia non lo sconsiglio, a molti altri lettori è piaciuto molto e sicuramente vale la pena "dargli una possibilità".
