Return to Longbourn
Ho parlato di questo libro anche nel mio video qui.
Return to Lonbourn è uno dei "sequel" di Orgoglio e Pregiudizio della scrittrice Shannon Winslow, che si è cimentata nella delicata e coraggiosa impresa di immaginare e scrivere gli avvenimenti successivi alla morte di Mr Bennet.
Ricapitoliamo: in Orgoglio e pregiudizio, la madre delle cinque sorelle Bennet è ossessionata dal trovare mariti abbienti per le proprie figlie poiché, per motivi burocratici, essendo donne non potranno ereditare la casa di famiglia e dunque potrebbero ritrovarsi tutteper strada. L'unico maschio e dunque erede possibile è il lontano cugino Mr Collins e Mrs Bennet spera che, dandogli in sposa una delle sue figlie, tutto sarà risolto. Ma le cose vanno diversamente e alla fine Collins sposa la migliore amica di Elizabeth.
Nel romanzo della Winslow la protagonista è Mary Bennet, la sorella intermedia e quella che praticamente tutti hanno relegato al ruolo della zitella, non essendo graziosa e affascinante come le altre, nonostante sia intelligente, saggia, istruita e ricca di talenti. Return to Longbourn comincia con la morte del padre delle ragazze e l'arrivo dall'America di Tristan Collins (fratello del precedente Mr Collins, ormai deceduto) che è stato informato dall'avvocato di famiglia della sua eredità. Essendo rimaste "disponibili" solo Mary e Kitty, la sorella più giovane e carina, Mrs Bennet pianifica di far congiungere in matrimonio Kitty e Tristan, in modo da essere tutte al sicuro e non perdere la casa. Kitty però, visti i precedenti (nel libro della Austen Mr Collins è alquanto spiacevole e viscido come personaggio), con l'aiuto di Mary nasconde alla madre l'arrivo prossimo del cugino e si rifugia a Pemberley, dalla sorella Elizabeth e da Mr Darcy. Il cugino Tristan si rivela però diverso dal fratello e sia lui che Mary, l'unica ad accoglierlo in casa assieme alla madre, stringono un'amicizia, che in certi momenti sembra poter portare a qualcosa di più. Nel frattempo Mary comincia a lavorare come governante dei figli del ricco Mr Farnsworth, il nuovo proprietario di Netherfield Park (in Orgoglio e pregiudizio era di proprietà di Mr Bingley, che poi ha sposato Jane Bennet), vedovo e padre di due figlie e un erede maschio. Mary è gratificata dal suo lavoro e presto si affeziona ai bambini, sebbene debba anche avere a che fare con un "capo" che le dà filo da torcere (Mary non è una che si fa mettere i piedi in testa, ma sa stare al suo posto), la sorella di lui che la tratta male e un servitore che la importuna. Mary ama la sua indipendenza, poter lavorare e non doversi far mantenere da un marito, ma l'arrivo di Tristan le fa provare sentimenti che non pensava di avere e la spinge a rimettere in discussione tutto. La storia poi procede nel classico stile austeniano: ci sono fraitendimenti, idealizzazioni, aspettative deluse, ci si invaghisce della persona sbagliata e solo quando la persona che si ama davvero sembra essere perduta si comprende il proprio errore. Ci sono lo stoicismo e l'accettazione dignitosa di una situazione che non si può cambiare e c'è il lieto fine.
Non voglio svelare dettagli per non rovinare la sorpresa di chi non ha ancora letto il libro, che non è l'unico sequel di Orgoglio e pregiudizio, ma dai responsi e dalle recensioni raccolte in giro sembra il più apprezzato. La figura di Mary, che nel libro della Austen era relegata dietro le quinte, qui prende spessore, rivelando una donna particolarmente moderna, sebbene costretta dalle regole della società del tempo. L'autrice inoltre semina qua e là citazioni dei dialoghi delle opere di Jane Austen.
La Winslow è stata molto coraggiosa a cimentarsi in questa impresa, visto che in queste circostanze si viene sempre paragonati ai "maestri" e spesso si ricevono giudizi impietosi, eppure ha fatto un ottimo lavoro, riproducendo bene il linguaggio dell'epoca e mostrando di aver capito a fondo i vari personaggi di Orgoglio e pregiudizio. Io credo che alla Austen questo libro sarebbe piaciuto e avrebbe amato la forza di Mary.